Non c’è stato tempo – maledetto tempo – per dirti che quando sorridi tu, persino l’universo se ne rallegra, e splende e risplende per ringraziarti.
Non c’è stato tempo – maledetto tempo – per spalmarti la marmellata sulle fette biscottate e sulla bocca e poi ridere e baciarti. In una primavera di ciliegie.
Non c’è stato tempo – maledetto tempo – per coprirti dolcemente con il lenzuolo e poi scoprirti, solo per accarezzarti e guardarti mentre dormi.
Non c’è stato tempo – maledetto tempo – per cantare a squarciagola un pezzo a caso passato in radio, e poi farlo diventare la nostra canzone preferita.
Non c’è stato tempo – maledetto tempo – per prepararti una ciambella senza buco e poi riderci su e mangiare dei wafer, perché io non so cucinare.
Non c’è stato tempo – maledetto tempo – per risvegliarti a cinema, dopo che ti sei addormentato perché il film l’ho scelto io.
Non c’è stato tempo – maledetto tempo – per bisticciare, perché poi è così dolce far la pace.
Non c’è stato tempo – maledetto tempo – per farti un regalo, una sorpresa e anche uno scherzo.
Non c’è stato tempo – maledetto tempo – per andare fuori dagli schemi e poi rientrarci con uno splendido mazzo di rose.
Non c’è stato tempo – maledetto tempo – per guardare le vetrine dei negozi e anche le stelle.
Non c’è stato tempo – maledetto tempo – per «stai molto bene con il blu».
Non c’è stato tempo – maledetto tempo – per passeggiare mano nella mano, nella nostra città e in un’altra ancora.
Non c’è stato tempo – maledetto tempo – per addormentarsi sulla spiaggia.
Non c’è stato tempo – maledetto tempo – per comprare una guida e organizzare un viaggio che forse non riusciremo a fare questa estate, ma chissà.
Non c’è stato tempo – maledetto tempo – per «che buon profumo! Fammelo sentire meglio, avvicinati. Avvicinati ancora, ancora un po’, ancora di più…»
Non c’è stato tempo – maledetto tempo – per nasconderti le mie foto del liceo, con i jeans strappati e una t-shirt della Onyx.
Non c’è stato tempo – maledetto tempo – per scovare i tuoi segreti sotto il letto e i nostri sogni nel cassetto.
Non c’è stato tempo – maledetto tempo – per mangiare un gelato al pistacchio.
Non c’è stato tempo – maledetto tempo – per cambiare mille vestiti, prima di incontrarti.
Non c’è stato tempo – maledetto tempo – per «ma tu cosa hai pensato la prima volta che mi hai visto?»
Non c’è stato tempo – maledetto tempo – per pensare ai regali di Natale.
Non c’è stato tempo – maledetto tempo – per dirti che c’è ancora tempo.